“Voci a Est”: al parco di Sant’Osvaldo cinque nuovi eventi per “esplorare i confini”

Il festival itinerante “Voci a Est” – dopo le tappe ospitate dai festival Estensioni in Val Pesarina e vicino/lontano, e dalla rassegna Foyer d’Autore al Teatrone – prosegue alla sala Pierluigi di Piazza del parco di Sant’Osvaldo, con cinque nuovi appuntamenti, a ingresso libero e gratuito, fra marzo (5 e 19) e aprile (2, 16 e 30). Tutte le nuove tappe sono realizzate sempre dall’associazione Bottega Errante in collaborazione con Comunità Nove, Cooperativa Itaca e il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. «Per noi proporre alcuni incontri all’interno degli spazi della Comunità Nove è un valore aggiunto – hanno spiegato dall’associazione Bottega Errante -. Riteniamo infatti che la commistione fra “culturale” e “sociale” sia sempre di più necessaria per l’organizzazione di eventi come questi. Crediamo che portare coloro che raccontano di confini, limiti, storie di riscatto, all’interno di una struttura che cerca di dare voce a chi non ce l’ha mai avuta, sia un messaggio significativo per questa rassegna». La Comunità Nove è infatti un centro diurno del dipartimento di Salute Mentale di Udine gestito dalla Cooperativa Sociale Itaca. Ex sede dell’Ospedale Psichiatrico, ora accoglie numerose realtà che, su diversi fronti, operano con finalità di riabilitazione e integrazione per persone con disagio psichico.

VOCI A EST A MARZO – Primo dei cinque mercoledì che compongono il calendario di “Voci a Est” è l’appuntamento che il 5 marzo, alle 18.30, vedrà per protagonista Alessandro Cattunar. Goriziano d’origine, Cattunar è dottore di ricerca in Storia contemporanea e insegnante. Accompagnato da Elisa Copetti racconterà al pubblico la “Storia di una linea bianca” (Bottega Errante Edizioni), ovvero la vicenda della linea tracciata nel settembre 1947 a dividere Italia e quella che all’epoca era la Jugoslavia. La vicenda di una terra segnata dalla convivenza tra popoli e culture diverse, un esempio oggi più che mai importante, e celebrato anche grazie a “Nova Gorica – Gorizia 2025”, la prima capitale europea della cultura transfrontaliera. La sua sarà una riflessione su quanto sia difficile scegliere da che parte stare, rinunciando a una parte di sé, si ragionerà dunque non solo sui confini fisici, ma anche su quelli dell’anima.

Mercoledì 19 marzo, alle 18.30 sarà invece la voce inconfondibile del giornalista triestino Sergio Tavčar, in dialogo con Mauro Daltin, a raccontare della nascita di Telecapodistria, una televisione di confine che farà la storia del giornalismo. Il suo “I pionieri” (Bottega Errante Edizioni) ci riporta agli anni ’70 quando Telecapodistria inizia a trasmettere, con mezzi di fortuna, i più grandi eventi sportivi a livello mondiale. Lo fa in lingua italiana e il segnale raggiunge tutto il Nord Italia e gran parte delle regioni adriatiche. Sullo sfondo di questa storia, che arriva fino agli anni ’90, un confine, un Paese poco prima della sua disgregazione, un mondo altro eppure a noi vicino.

VOCI A EST AD APRILE – Ad aprile “Voci a Est” porterà al parco di Sant’Osvaldo Paolo Patui con “Contro. Dieci storie minime di sport” (il 2 alle 18.30); Angelo Floramo con “Breve storia sentimentale dei Balcani” (il 16 alle 18.30); ed Erika Adami con “Feminis furlanis fuartis” (il 30 alle 18.30).

ALTRI EVENTI – Da segnalare inoltre che martedì 4 marzo alle 18, il Foyer del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, accoglierà sempre Angelo Floramo in dialogo con Martina Delpiccolo con il libro “Breve storia sentimentale dei Balcani” in collaborazione con la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

Fonte: Udine Today

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