Nei giorni scorsi Carlo Conti ha svelato i nomi dei big che parteciperanno al Festival di Sanremo 2025. Scopriamo insieme come se la cavano gli artisti in questione in fatto di sensibilizzazione sulla salute mentale: il tema preferito di Musicamente.
Achille Lauro
Lauro nazionale è attento alla questione salute mentale? “Oh, sì, sì”, tanto per rispondere come farebbe lui. Una dimostrazione per tutte? Nel 2023 è stato lui a chiudere, insieme all’ex tuffatrice Tania Cagnotto, la seconda edizione di Ro.mens, evento per l’inclusione sociale organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale Asl Roma 2.
Achille Lauro, artista eclettico ma anche sensibile attivista (non solo sulla salute mentale), è promosso.
Gaia
Gaia, al secolo Gaia Gozzi, l’aveva dichiarato pubblicamente qualche anno fa: “Dopo Sanremo (2021, ndr) ho avuto un crollo che mi ha portata a capire di dover dedicare più tempo e cure a me stessa”. La giovane star di “Sesso e Samba” aveva poi pubblicato un album “Alma” proprio come promemoria – per sé e il suo pubblico – in questo senso: “Quando il tuo corpo dice di fermarti devi ascoltarlo. Io non mi stavo ascoltando, invece la salute mentale è importante quanto quella fisica”.
Brava Gaia, che flexa spesso anche il fatto di andare in terapia.
Coma_Cose
Nel 2022 i Coma_Cose pubblicavano l’album “Un meraviglioso modo di salvarsi”, definito dagli stessi Fausto Lama e Francesca Mesiano (aka California) una raccolta di appunti e riflessioni intimissime in cui i richiami alla ricerca del benessere psicologico sono davvero numerosi. “Ha un aspetto quasi psicanalitico” affermavano, durante il periodo di lancio, i due innamorati di “Fiamme negli occhi” e non possiamo dargli torto. Note speciale ai brani “Foschia”, “Maldinoia” e la sensibile “Se di vetro”.
Direi che fanno il loro.
Francesco Gabbani
Nel 2022 il cantautore di “Occidentali’s Karma” lanciava l’album “Volevamo essere felici” e lo proponeva proprio come un processo di introspezione psicologica, in cui parlare senza tema anche di liberazione dalle dipendenze, come quella molto moderna dai social, e dell’emancipazione dall’ansia del successo.
Speriamo tocchi temi simili anche al prossimo Festival.
Noemi
È abbastanza famosa un’intervista a Oggi in cui Veronica Scopelliti (nome di Noemi all’anagrafe, ndr) ha parlato del suo delicato percorso di cambiamento attraverso psicoterapia. Come dichiarato alla stampa, grazie all’aiuto di uno psicoterapeuta, Noemi è riuscita a tornare magra, non a dimagrire: una scelta di parole già di per sé molto interessante che ha a che fare con la ricerca del benessere e non con la privazione.
La cantante aveva poi parlato anche delle origini del suo disagio, radicate nell’insicurezza e nel vivere cercando di “non disturbare” e aveva aggiunto: “perché mai se mi rompo una gamba vado dall’ortopedico e se ho un problema nella testa devo vergognarmi di farmi aiutare ad aggiustarlo? Farsi aiutare è un atto di consapevolezza. A patto di scegliere bene a chi rivolgersi: in queste cose le scorciatoie non esistono. Servono i professionisti”.
Ok, ambasciatrice di Musicamente subito.
Modà
Uno spazio speciale lo meritano senz’altro i Modà. Negli scorsi anni Kekko Silvestre, frontman del gruppo, ha fatto un delicato coming out sulle sue condizioni psicologiche che lo avevano costretto a mettere la musica in pausa.
“Il 29 aprile 2021: mi sono svegliato e non riuscivo a piegare le gambe. Pensavo fosse un’influenza ma dopo dieci giorni a letto ho temuto che potesse essere una malattia degenerativa. Mi ha visitato un neurologo e mi ha diagnosticato la depressione.”
Non molti sanno che la depressione può presentarsi anche attraverso disturbi psicosomatici che spesso non riusciamo a ricondurre intuitivamente ad uno stato di disagio psichico. Alcuni professionisti parlano infatti di “depressione mascherata” e pare che Kekko sia entrato proprio così nel tunnel della depressione. Tunnel dal quale sembra finalmente uscito, dopo tanto lavoro su se stesso.
Chissà che i Modà non tornino a Sanremo proprio con una canzone sul tema: adoreremmo.
Rose Villain
L’interprete di “Come un tuono” non solo ha confessato di fare terapia ma ha anche dichiarato di aver spedito pure suo padre dallo psicoterapeuta. “Nelle scuole e dovunque ci sono dei giovani bisogna fare informazione spiegando loro che fare terapia non è impossibile né svilente” – aveva dichiarato Rose Vallain a La Stampa “Ho trovato il modo di fare musica proprio esorcizzando la mia parte fragile e sensibile, sfogando attraverso i pezzi le pressioni che provavo e provo”.
Ok Rose, puoi essere la prossima ospite di Mentifricio!
Fedez
Fedez è forse l’artista che, anche grazie alla grande esposizione mediatica di cui ha goduto soprattutto nel periodo “Ferragnez”, ha aperto la strada alla battaglia sulla graduale normalizzazione” dei disturbi mentali. Dopo il cancro, Fedez ha affermato di aver avuto una una depressione acuta, sfociata in attacco ipomaniacale. Sui social ha parlato senza mezzi termini della malattia, della cura, dell’uso di psicofarmaci e, attraverso eventi sparsi per l’Italia, il rapper e influencer è anche entrato nelle scuole per sensibilizzare sull’importanza della salute mentale.
“In questo paese non c’è un cultura della salute mentale. Se ne parla talmente poco che anche chi ha i mezzi può incappare nei problemi. Immaginiamo chi non li ha. Spero In qualche modo di far comprendere quanto sia importante. Più se ne parla, meglio è. Se può innescare una miccia, perché no!?: ha detto recentemente Federico Lucia.
Ah certo, Fedez, siamo totalmente d’accordo. Speriamo tu stia meglio.
Simone Cristicchi
Simone Cristicchi ha vinto Sanremo nel 2007 – in tempi in cui il dibattito sulla salute mentale non era nemmeno vagamente nazionalpopolare, con “Ti regalerò una rosa” che racconta la storia tragica di un uomo “Mi chiamo Antonio e sono matto”. Un brano indimenticabile che parla di malattia psichica, di stigma, di emarginazione, persino di suicidio. “La mia patologia è che son rimasto solo/ Ora prendete un telescopio, misurate le distanze/E guardate tra me e voi, chi è più pericoloso?”.
Devo aggiungere altro? Credo di no. Simone, ci aspettiamo da te un’altra poesia.
Brunori Sas
A proposito di poesia, a Sanremo 2025 ci sarà anche Brunori Sas.
E che je voi dì? Per fare una sintesi che dice un po’ tutto, Brunori è uno di quei cantautori che in quasi tutte le sue canzoni fa una vera e propria radiografia all’anima. Dell’essere umano, in tutte le sue componenti.
Lo vorremmo ancora più impegnato nella sensibilizzazione, anche sulla salute mentale: ha tutti gli strumenti.
Fonte: 4 quarti magazine