La psicoterapia è simile a una partitura musicale, dove i musicisti sono anche compositori. Curare significa orchestrare, cioè far danzare insieme parole, immagini, emozioni, come se fossero tracce melodiche in cerca di un’armonia, per generare nuove forme vitali. La metrica della relazione, che fonda lo sviluppo umano su basi musicali e ritmiche, diventa il cuore pulsante e creativo dell’esperienza terapeutica. Il terapeuta deve tradurre la complessità del pensiero clinico nella semplicità del gesto e della parola, in modo che nel setting possano emergere momenti di autentico contatto con il proprio mondo interiore, aperture coraggiose verso il mondo dell’altro. Deve essere in grado di stare nel processo, seguirne gli andamenti, gli imprevedibili arresti e riprese, come presupposto per coltivare una mente esteticamente orientata. Come si fondono tra loro la natura poetica e musicale della mente all’interno dell’esperienza terapeutica? L’autore, Giuseppe Ruggiero, si sofferma sull’importanza del costrutto di improvvisazione e propone la costruzione di uno sguardo estetico, capace di valorizzare la natura musicale della psicoterapia.
Fonte: Mondadori Store