Sabato 6 aprile 2024, ore 10 Biblioteca Aldo Luppi – Porotto Via Arginone, 320 Ferrara
I quadri di Enrico Diegoli accompagnati da letture e note musicali
Oltre l’oscurità: l’arte è salute mentale
A cento anni dalla nascita di Franco Basaglia, padre della Legge 180 del 1978 che pose fine all’esperienza dei manicomi, vogliamo dare uno sguardo sul presente e sul futuro della Salute Mentale di Comunità. Da quel lontano 1978, i Servizi Territoriali hanno visto una importante evoluzione e Ferrara è da sempre un modello, ma c’è ancora tanto da fare. Per riportare all’attualità i temi della Salute Mentale e della Memoria di questa figura rivoluzionaria nella storia della psichiatria italiana, ma non solo (Franco Basaglia fu anche un convinto antifascista, arrestato nel 1944 a Padova e detenuto nelle carceri della Repubblica Sociale Italiana per alcuni mesi).
La Biblioteca Aldo Luppi, in collaborazione con il Comitato per la Memoria dei X Martiri di Porotto, ha il piacere di ospitare il gruppo informale “DUE PUNTI APERTE LE VIRGOLETTE: COSE DI SALUTE MENTALE E DINTORNI” per un’esperienza appassionante e innovativa.
Il gruppo, formato da operatori del settore, pazienti e familiari, (Rosangela Bueno, Chiara Zara, Andrea Ferretti, Enrico Diegoli e Nico Landi) coinvolgerà i presenti in un’esperienza dal titolo “Oltre l’oscurità: l’arte è salute mentale” che vuole essere un momento di approfondimento dedicato a varie tematiche legate a salute e malattia mentale. Le dimensioni della malattia, il concetto di guarigione e recovery, lo stigma e i percorsi di cura metteranno al centro la testimonianza di cittadini che direttamente debbono fare i conti con questo tipo di condizione: utenti, familiari e curanti.
L’incontro si struttura attorno al senso dei quadri di Enrico Diegoli (9 opere il cui messaggio è volto ad esplorare la sofferenza umana e gli effetti del disagio mentale sulla sfera esistenziale della persona) da cui si sviluppa un confronto arricchito da letture recitate e accompagnate da lievi note di chitarra live. Ai momenti più strutturati del percorso, incentrati appunto sull’esperienza diretta di utenti e professionisti, si intrecciano i confronti con il pubblico, in una sorta di dialogo allargato, di riflessione multidirezionale (priva quindi di bordi rigidi) ma convintamente orientata a far conoscere aspetti della malattia che sovente restano misteriosi ai più. Aspetti celati in oscuri anfratti personali e sociali, spesso vicariati da pregiudizi e atteggiamenti fortemente stigmatizzanti.
Gli incontri sono a partecipazione gratuita con prenotazione da effettuare telefonando al numero 0532 731957 o scrivendo a bibl.porotto@comune.fe.it
Fonte: ArchiBiblio