di Salvatore Migliore
Assolutamente ignaro dell’evento ho la fortuna che un amico mi invii un classico messaggio WhatsApp, uno dei tantissimi che ognuno di noi riceve giornalmente. È un link a un’articolo che annuncia letture di “libri animati”: una iniziativa di Fondazione Empatia Milano che avrà luogo il 31 gennaio. Avendo fiducia del mio amico non perdo tempo, leggo, mi entusiasmo e inoltro ad altri amici lo stesso messaggio; poi prenoto la mia “lettura”.
Arriva il giorno della “lettura” dopo una giornata di lavoro molto intensa e, nonostante la stanchezza e la poca voglia di seguire, lascio prevalere il senso di rispetto che ho per chi comunque mi sta aspettando per “leggermi” la Sua storia.
Beh, ci sono momenti in cui ti accorgi che avresti potuto perdere l’occasione di fare una splendida esperienza solo per pigrizia. Ecco, l’altro giorno ho avuto esattamente quella sensazione e ho pensato: e quando l’avrei più incrociata Susanna, la “Meneghina dagli occhi a mandorla”? Quando mai avrei potuto prendere quell’aereo che portava alla sua terra d’origine per andare a festeggiare in un sol colpo il Capodanno cinese e il nonno che compiva 90 anni? Quando avrei scoperto, per puro caso, che i compleanni tondi, in Cina, sono anni importanti più degli altri? quando avrei avuto la sensazione di stare in un luogo abitato da centinaia di migliaia di persone che all’ improvviso diventa deserto? E quando avrei scoperto la vergogna (da italiano) di aver fatto pensare ad una persona che il suo ritorno in Italia le avrebbe messo agitazione? (perché per un periodo gli italiani hanno avuto anche la capacità di fare pensieri del genere). E di questo devo essere grato a chi questo evento lo ha pensato, organizzato e reso patrimonio comune; e anche a chi ha deciso di promuoverlo!
A Susanna devo un grazie enorme perché nessun libro potrà mai accogliermi come quel “libro umano” che oltre a raccontare sapeva ascoltare, sapeva rendere speciale il gesto di indossare una mascherina quando ancora non c’era obbligo, grazie, veramente grazie a tutte le persone che hanno permesso la realizzazione di questo piccolo ma enorme miracolo. Spero solo di averne altre di esperienze simili e di poter leggere tutte le altre storie. Se così non dovess’essere mi sentirei, comunque, un privilegiato.
Entrare in un libro è un’esperienza unilaterale bellissima.
Entrare il un ” libro umano” è un grande regalo.