Da giovedì 21 aprile 2022 saranno esposte nell’androne centrale le cinquanta opere realizzate dagli utenti iscritti al laboratorio
L’arte che diventa terapia. È questo il senso del laboratorio di disegno a matita avviato nel 2018 dal Centro di salute mentale di Oristano, diretto dallo psichiatra Antonello Mignano. E dopo tre anni abbondanti il laboratorio raggiunge un primo traguardo: una mostra di oltre 50 lavori realizzati dagli utenti della struttura, saranno esposti nell’androne dell’ospedale San Martino di Oristano da oggi fino a giovedì 28 aprile (accesso gratuito, basta presentare il certificato verde).
«Tutto è nato dalla passione di un nostro utente autodidatta, che si è messo a disposizione degli altri per insegnare loro le tecniche e le modalità espressive del disegno a matita», spiega Fabiola Biddau, educatrice professionale del Centro di salute mentale oristanese e curatrice del laboratorio. «In questi anni, nonostante i limiti del Covid, sono stati in molti a cimentarsi in questa forma artistica e ne sono nati dei lavori davvero interessanti. Da qui l’idea di raccoglierli ed esporli».
Il disegno ha una finalità terapeutica, in quanto aiuta a sviluppare le capacità cognitive, intuitive e creative e ad esprimere il proprio potenziale artistico: «Ciascuno, attraverso strumenti semplici come una matita e un foglio di carta, può scoprire di essere capace di creare bellezza» prosegue la dottoressa Biddau.
La mostra è anche un’occasione per abbattere lo stigma e il pregiudizio legato ancora oggi al disagio psichico, mostrando alla collettività che chi ne
soffre è capace di grandi abilità e talenti, e si inserisce in un percorso di apertura alla comunità che il Centro di salute mentale oristanese porta avanti da tempo, sulla scorta degli insegnamenti di Franco Basaglia.
Quello del disegno a matita non è l’unico laboratorio promosso dal Csm di Oristano: al Centro Servizi Culturali – Unla di Oristano vengono organizzati, grazie alla collaborazione fra la Asl e l’ente culturale, un corso di scrittura creativa e uno di scacchi. Un altro importante filone di cura “non farmacologica” portato avanti in questi anni è quello dell’attività sportiva, con la fortunata esperienza della squadra di calcio dei Fenicotteri che ha mietuto successi nazionali e internazionali.
Nell’ottica di un’integrazione con la comunità, tutti i laboratori sono gratuiti e aperti a chiunque sia interessato a partecipare. Per informazioni e iscrizioni è possibile inviare una e-mail a fabiola.biddau@asloristano.it.
Fonte: ORISTANO NOI