Il cronico trauma della guerra. Donne e bambini, le prime vittime.

A cura di Maurizio Bonati, Il Pensiero Scientifico Editore, 2024.

La guerra rappresenta purtroppo una presenza costante nella storia umana e, oltre ai drammi che provoca nel corso del suo svolgimento, ha conseguenze devastanti sulla salute di tutti, anche per diversi decenni dopo la sua apparente conclusione. A pagare il prezzo più alto di una vita trascorsa a volte interamente in un contesto segnato dalla violenza diffusa e dall’esposizione alle ripercussioni materiali e morali del conflitto sono i bambini, gli adolescenti e le donne.

A partire da queste osservazioni Maurizio Bonati, medico, già responsabile del Dipartimento di Salute Pubblica e del Laboratorio per la Salute materno e infantile dell’Istituto Mario Negri IRCCS di Milano, ci offre una dettagliata e documentata analisi delle prolungate conseguenze che ogni conflitto esercita sulla salute delle popolazioni coinvolte. Il risultato è un quadro estremamente articolato che dimostra anche la profonda connessione delle problematiche esaminate, a partire da:

  • come l’indice di democrazia si associ alla distribuzione della salute
  • come la guerra aumenti l’esposizione ai rischi per la salute e danneggi i fattori di protezione
  • quale sia l’impatto delle sanzioni economiche sugli strati più fragili della popolazione
  • quali ambiguità possano inquinare la gestione degli aiuti umanitari
  • quali siano le principali fonti di insicurezza per rifugiati e sfollati
  • quale sia l’impatto devastante che ogni conflitto ha sulle strutture sanitarie dei paesi coinvolti
  • quali siano le maggiori conseguenze sul lungo periodo anche in termini di salute mentale
  • quale ruolo e quali responsabilità abbiano gli operatori sanitari nel documentare la violenza sulle popolazioni
  • come si sia sviluppato storicamente il rapporto fra scienza e società
  • come rispondere agli imperativi del disarmo.

In appendice è presente una selezione di testi sulla guerra; inoltre la bibliografia scientifica è arricchita da una sezione commentata dedicata alla narrativa, da una filmografia, da una raccolta di titoli relativi a poesie, testi teatrali, fumetti e fotografie.

La diffusione dei valori di libertà, uguaglianza e fraternità, importanti ed essenziali, non si è dimostrata sufficiente per garantire un futuro di pace, così come la denuncia degli orrori e della follia della guerra non sembra sufficiente a ridurre il ricorso alla violenza contro le popolazioni. Ma è comunque indispensabile continuare a educare le giovani generazioni alla pace e al rispetto reciproco. La riflessione di Maurizio Bonati contribuisce a questo compito rivolgendosi agli operatori sanitari, ma anche agli studenti, agli insegnanti, a tutti i cittadini interessati a partecipare consapevolmente alla costruzione di un futuro improntato alla pace fra i popoli.

Fonte: Pensiero.it

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