FERMARE UNA TRAGICA NOSTALGIA DI MANICOMIO, E REAGIRE

C’è chi intende rilanciare e attualizzare l’apporto che Basaglia ha dato per la chiusura dell’istituzione totale “manicomio” e per iniziative di salute mentale e chi (il Governo) va in direzione opposta.

Per questo abbiamo aderito all’appello di SOS Sanità

Il disegno di legge 1179/2024 “Disposizioni in materia di tutela della salute mentale” presentato il 27 giugno dal senatore Zaffini (da altrri ventidue senatori di Fratelli d’Italia e due di Noi Moderati), preoccupa e indigna chi, come noi, ha a cuore il diritto alla salute mentale di ogni persona, sancito dalla nostra Costituzione e affermato con la legge180/78, la cosiddetta Legge Basaglia, che ha posto fine a secoli di abusi nei confronti di migliaia di persone obbligate all’internamento nei manicomi, restituendo loro libertà, dignità e accesso ai diritti. (…)

Ritornano “misure di sicurezza” speciali (in capo a “Ministro dell’interno e Ministro della Giustizia, sentito il Ministro della Salute), che riportano ai tempi di una psichiatria manicomiale controllata da Viminale e Potere giudiziario. Infine vengono sdoganati per legge “misure e trattamenti coattivi fisici, farmacologici e ambientali” (con modalità che evocano senza nominarlo il regolamento manicomiale del 1909), invece di valorizzare ed estendere le pratiche di alcuni servizi che operano da tempo senza il ricorso alla contenzione. Il TSO raddoppia la durata a 15 giorni, “prolungabile”. Vengono previste, per gli ASO e i trattamenti urgenti in attesa del TSO, non ben definite “strutture idonee per l’effettuazione di osservazioni cliniche”, un possibile aumento del numero degli SPDC ,quindi di servizi ospedalieri, invece di potenziare i servizi territoriali previsti dalla Legge180. Si prevede l’istituzione in carcere di non ben identificate “sezioni sanitarie specialistiche psichiatriche” … dove é possibile effettuare il TSO – in contrasto con la Legge 833/78 che lo prevede negli ospedali generali. Viene aumentato il numero di posti in ogni Rems – invece di abolire il Codice Rocco “doppio binario” – non imputabilità – e di strutture speciali per i folli autori di reato, invece che misure alternative alla detenzione e al carcere, luogo patogeno e criminogeno.
Insomma un disastro, e proprio nel centenario di Franco Basaglia.
Noi non intendiamo subire questa deriva repressiva e neomanicomiale
: da subito– con questo Appello – respingiamo i disvalori e i contenuti del DdL Zaffini e quindi co nun richiamo alla mobilitazione, anche in vista della II
Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale convocata a Roma il 22 e 23 novembre 2024
, che deve diventare un grande momento di lotta e di proposta per affermare “Salute Mentale per Tutti: riprendiamoci i Diritti”.

Qui l’appello integrale e le adeesioni

Fonte: Medicina Democratica

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