Il racconto della battaglia che portò al superamento del manicomio nella capitale
Tommaso Losavio è lo psichiatra che guidò l’attuazione della legge 180, la cosiddetta legge Basaglia, a Roma. Creò, dal nulla, i servizi di salute mentale di comunità, in una città dove la politica guardava da un’altra parte e che non aveva conosciuto esperienze di trasformazione come quelle che c’erano state a Trieste, a cui lo stesso Losavio aveva contribuito. E quando il 14 gennaio del 2000 si arrivò alla chiusura del manicomio, il Santa Maria della Pietà, erano stati organizzati percorsi di autonomia e integrazione per gli ex internati e il personale che lavorava nei padiglioni dell’ospedale psichiatrico aveva un nuovo impiego.
‘Fare la 180’ è il racconto di questa battaglia, individuale e collettiva, che restituì dignità e diritti a chi soffriva di disagio mentale e mostrò alla comunità un’immagine diversa di chi per anni era vissuto dietro le sbarre del manicomio. Un racconto che mancava, come sottolinea nella postfazione Maria Grazia Giannichedda, sociologa da sempre impegnata nel far rispettare i diritti degli ultimi. ‘Fare la 180’ è la storia di una trasformazione culturale profonda in cui protagonisti insieme a Losavio furono infermieri, psichiatri, familiari e semplici cittadini.
E una storia ancora attuale, ‘per superare il modello dell’istituzionalizzazione che oggi è diventata norma anche per troppi anziani e persone non autosufficienti’ come si legge nella prefazione di Rosy Bindi. Perché ricordare quella battaglia di civiltà significa affermare che se la manicomialità può tornare ‘l’importante – come scrive Losavio – è che abbiamo dimostrato che è possibile farne a meno’.
Qui il servizio filmato andato in onda su RAI NEWS 24
Fonte: RAI NEWS 24
Qui il video della presentazione del libro alla libreria ELI di Roma