di MariaElena Leone, Negretto Editore
“Darsi le parole” ha reso possibile cambiare luogo, togliendo confini, uscire da quella dimora forzata, fatta di autoesclusione quale unica identità possibile, in un sociale che ti esclude a sua volta e in cui darsi per malati rimane l’unico modo per darsi. In qualche modo.
È il bisogno di qualcosa di vero, dunque, a condurci al teatro come alla scrittura: raccontare e rappresentare, sottraendo il mondo dall’essere un indistinto proliferare di fatti ed eventi muti, ce lo restituiscono nello stupore di una rivelazione continua.
MariaElena Leone è nata a Taranto. Attrice, autrice, giornalista pubblicista, regista e maestra di teatro secondo lo Stanislavskij Technique Method Acting, si forma presso la Scuola europea di teatro e cinema Comuna Baires di Milano, con il maestro Renzo Casali. Dirige laboratori teatrali e svolge attività di pedagogia teatrale dal 1999. Dalla primavera del 2011 conduce laboratori di teatro e scrittura presso il centro diurno “M. D’enghien” di Taranto, gestito dalla Seriana 2000 Coop. Soc. presso il Dipartimento di salute mentale della ASL di Taranto diretto dalla dott.ssa Maria Nacci.
Fonte: Negretto Editore