di Claudia Alo
Blue Monday, il giorno più triste dell’anno, nel 2024 è il 15 gennaio. Si tratta di un giorno per aiutare ad affrontare la tristezza e la depressione che alcuni individui provano, soprattutto, durante l’inverno.
Il termine inglese Blue Monday (tradotto in “lunedì triste”) indica il terzo lunedì di gennaio, nel 2024 è il 15 gennaio. Si tratta del giorno più triste di tutto l’anno, perché le feste di Natale sono praticamente finite, le condizioni metereologiche si presentano avverse e i propositi per l’anno nuovo iniziano ad essere messi alla prova.
La ricorrenza è nata nel 2005 attraverso un comunicato stampa di Sky Travel, un canale televisivo inglese, in cui si affermava che ci fosse un’equazione per calcolare la specifica data. A ideare tale equazione matematica, è stato uno psicologo dell’università di Cardiff, Cliff Arnall.
L’equazione è: C(P+B) N+D; dove C sta per “temperatura media“, P sta per “i giorni dall’ultima paga“, B sta per “i giorni fino al prossimo festivo“, N sta per “il numero di notti passate a casa nel mese” e D sta per “il numero di ore diurne medie“. In base a questi fattori, risulta che il giorno più triste di tutto l’anno è proprio il terzo lunedì di gennaio.
In effetti, in questi ultimi anni, si sente sempre più parlare di questo argomento: sarà per le numerose situazioni complesse che stiamo vivendo, come la crisi climatica e le sue disastrose conseguenze; le guerre; le difficoltà economiche.
È giusto riflettere su tali condizioni, così com’è giusto provare tristezza. È importante però reagire e cercare di compiere azioni che ci procurano serenità e positività.
Ad esempio, dedicare del tempo alle persone che amiamo e a noi stessi: praticare esercizio fisico, meditazione o il proprio hobby. Aiutare chi è in difficoltà oppure aiutare l’ambiente: anche piantare un albero o ripulire una strada può essere un ottimo modo per trasformare il Blue Monday in un giorno più positivo. Limitare i fattori di stress, quando possibile, e dare priorità al proprio benessere, fisico e mentale.
La teoria di Arnall è stata molto criticata, in quanto basata su criteri non verificabili. Alcuni suoi stessi colleghi universitari hanno definito l’equazione insensata e ottenuta attraverso la combinazione di fattori non quantificabili.
Effettivamente, tale equazione non ha una valenza scientifica. Nessuna operazione matematica ha mai potuto indicare l’ammontare di tristezza di un giorno rispetto ad un altro. Si tratta, infatti, di una mossa puramente commerciale, ideata da un canale televisivo che si occupa di viaggi.
Però, nonostante questa iniziale intenzione, la Giornata è diventata l’occasione perfetta per riflettere sull’importanza della salute mentale.
Quindi, il Blue Monday, pur nascendo come una strategia di marketing, anno dopo anno, è diventato un giorno per riconoscere e affrontare gli stati d’animo più negativi, per dare priorità alla salute mentale e cercare supporto, quando necessario.
Fonte: e HABITAT