Al cinema politeama Lucioli di Terni il 25 marzo 2003 sarà presentato il film documentario del regista Egidio Eronico
Dalle Alpi alla Sicilia, “Amate sponde” mostra un’Italia dal paesaggio unico e spesso incompreso, con lo sguardo rivolto all’ambiente urbano ed extraurbano, al mondo del lavoro, ai nuovi luoghi di aggregazione e ai vecchi e nuovi riti collettivi. Un Paese, nonostante tutto, in continua trasformazione, diviso dalle contraddizioni tra fermenti e arretratezze, tra spinte innovative e antichi conservatorismi. Il tutto mediante l’esclusivo utilizzo di immagini e musica. Nessun commento verbale, un puro tessuto di visioni ed emozioni, con immagini ad altissima definizione firmate da Sara Purgatorio e una colonna sonora avvolgente, onirica e potente, composta da Vittorio Cosma – musicista e compositore di livello internazionale già al fianco di artisti come Fabrizio De André e Vecchioni – in quella che in sintesi è possibile definire come una landscape-suite in 4k.
Soffermandosi sulle nozioni di sviluppo e progresso, “Amate sponde” s’interroga sullo stato dei rapporti tra gli italiani e il loro ambiente. Le cifre più aggiornate dicono che, con una media di 19 ettari al giorno – il valore più alto negli ultimi dieci anni – e una velocità di oltre 2 metri quadrati al secondo, il consumo di suolo in Italia nel 2021 ha sfiorato i 70 km quadrati di nuove coperture, per cui il cemento ha ricoperto ormai 21.500 km quadrati di suolo nazionale. Con conseguenze che le cronache ci trasmettono con periodica drammaticità: di un territorio più fragile, pericoloso, desertificato. A rischio, dunque, non è solo la proverbiale bellezza del nostro paesaggio, ma l’identità stessa di noi italiani che di questo paesaggio siamo storicamente espressione.
Per questo e non per altro il paesaggio è un capitolo fondamentale della nostra Costituzione. Un nostro pieno diritto e dovere.
Per questo un’opera come “Amate sponde” parla a tutti noi, spettatori e cittadini.