Il 21 gennaio in prima nazionale lo spettacolo tratto dal libro rivelazione dello psichiatra Paolo Milone con la regia di Elisa Taddei. Aggiunta una replica il 22 alle 18
Sabato 21 gennaio alle 21 va in scena al Teatro al Parco di Parma in prima nazionale L’arte della cura, uno spettacolo tratto dal libro dello psichiatra genovese Paolo Milone L’arte di legare le persone, edito da Einaudi.
I posti per la data d’esordio sono esauriti , è stata aggiunta una replica il 22 alle 18.
Dopo la rappresentazione si terrà un incontro con l’autore condotto da Laura Caretti, docente e critica di teatro.
Interpretato da Piergiorgio Gallicani, L’arte della cura è diretto da Elisa Taddei, regista e fondatrice di Krill Teatro, associazione che svolge attività teatrale nel carcere di Firenze e, insieme alla Compagnia di Sollicciano formata da attori detenuti, realizza spettacoli ogni anno aperti a tutta la città.
Alla realizzazione di alcune scene di questo spettacolo hanno partecipato alcuni detenuti in semilibertà residenti presso la struttura Casa Caciolle di Firenze. In L’arte di legare le persone Milone racconta la sua vita e il suo lavoro quotidiano in un centro di salute mentale a Genova. Il libro, subito un successo dall’uscita nel 2021, è da allora al centro di dibattiti e di confronti. In scena vediamo un medico che si trova ad affrontare le mille difficoltà di chi cura e vive a stretto contatto con il disagio mentale.
Da qui prende vita il racconto, che non si svolge in forma di monologo, ma è fatto di dialoghi, riflessioni, interazioni con il pubblico e con le tante “presenze” evocate e suggerite da voci registrate, suoni, immagini proiettate su vari supporti.
Si assiste così ai dialoghi con i pazienti e con i colleghi, alle precarie condizioni di lavoro, ai tentativi per superare inutili cavilli burocratici, ma anche alla “materializzazione” delle sofferenze più profonde, dei dubbi, degli incubi di chi è maestro “nell’arte della cura”.
“Questo lavoro – racconta la regista Elisa Taddei – intende portare in scena il tema del disagio mentale dal punto di vista di chi cura. Di ‘folli’ che si raccontano in teatro ne abbiamo già visti, di medici ne abbiamo visti di meno. Ho scelto di costruire il mondo in cui questo personaggio psichiatra è immerso, e che si muove intorno a lui, attraverso il linguaggio della fotografia e delle voci fuori campo. Mi interessava in questa trascrizione per la scena riuscire a conservare dell’opera di Milone questo andamento che alterna momenti di estrema leggerezza e ironia ad altri profondamente poetici. Ora toccherà al pubblico in questo nostro debutto dire se ci siamo riusciti”.
Biglietti 10 euro, anche online su Vivaticket. Info e prenotazioni 0521 992044.
Fonte: La Repubblica