VITERBO – A Viterbo torna il Teatro Sociale Integrato, voluto dalla mente e dall’anima del neuropsichiatra infantile Giorgio Mauro Schirippa.
La seconda edizione del Festival, denominato “Come un sasso nello stagno”, della durata di quattro giorni, da giovedì 14 a domenica 17 dicembre 2023, avrà luogo presso il Teatro dell’Unione.
Presente in conferenza stampa, nel pomeriggio odierno, presso la Cappella Palatina di Palazzo dei Priori, Alfonso Antoniozzi, vice sindaco – assessore alla cultura e all’educazione, Francesco Cerra, Tetraedro – organizzatore e direttore artistico, Marco Marcelli, direttore Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell’Età Evolutiva – Asl Viterbo, Francesca Burla, presidente associazione Eta Beta ODV ed Orlando Meloni, presidente cooperativa sociale Gli Anni in Tasca.
In sala anche la consigliera comunale Antonella Sberna.
La rassegna è curata dal direttore artistico Francesco Cerra del Tetraedro, in collaborazione con l’associazione Eta Beta e la cooperativa sociale Gli anni in tasca, è realizzata con il patrocinio della Asl e sostenuta dal comune di Viterbo, dalla Fondazione Carivit e l’aiuto di imprese e attività del territorio.
“Ogni volta che si alza il sipario è teatro – ha commentato Alfonso Antoniozzi -. Il teatro è lo spazio in cui l’impossibile diventa possibile. Il teatro ha un potere liberatorio. Consente di sperimentare e, con delicatezza, di sbagliare indossando una maschera che solitamente, nel quotidiano, non viene mostrata”.
Ad aprire il festival, il 14 dicembre, alle 21, il concerto della corale polifonica San Giovanni di Bagnaia diretto da Loredana Serafini che, insieme a Ferdinando Bastianini, ha dato vita nel settembre 2023 al coro integrato Le voci di Eta Beta.
Venerdì 15 dicembre, alle 21, andrà in scena “…Il pescatore di cuori” della compagnia teatrale L’altro lato della Luna. Uno spettacolo che partendo da Adamo ed Eva ripercorrerà le vicende amorose di alcuni personaggi iconici della storia.
Seguirà, il 16 dicembre, alle 21, “Don Chisciotte, anche la follia merita gli applausi“. Durante lo spettacolo raziocinio e follia accompagneranno il viaggio del protagonista.
A conclusione del Festival, il 17 dicembre, alle 18, “Il piccolo principe, l’essenziale è invisibile agli occhi“, una rivisitazione dell’opera di Antoine de Saint-Exupéry dell’associazione Eta Beta, sezione Teatro ragazzi.
“La rappresentazione del risultato finale è la sintesi di un lavoro durato mesi – ha sottolineato Orlando Meloni -; un arco temporale in cui i ragazzi hanno respirato lo spirito di condivisione, avanzando in gruppo”.
“Ciò che verrà portato sul palco è la sintesi di un progetto ammirevole – ha specificato Marco Marcelli -. Dietro il sipario, i giovani hanno allenato le loro competenze personali, stimolando la memoria e la cooperazione, l’impegno e la passione”.
I biglietti per gli spettacoli si possono acquistare presso il botteghino del Teatro dell’Unione.
Fonte: TusciaTimes.eu