Bari nella sala del Consiglio Comunale folta partecipazione per la presenazione del volume ” Psichiatria Democratica 50 anni straordinari”.
La sala consiliare del Comune di Bari l’8 aprile 2024, era gremita di operatori, utenti e familiari di diverse Associazioni impegnate per la tutela della Salute mentale di Bari e dell’intera regione, in occasione della presentazione del volume ” Psichiatria Democratica 50 anni straordinari.
Cento voci a narrare di salute mentale, libertà ed eguaglianza ” M & M editori, a cura di Emilio Lupo, Responsabile Nazionale dell’Organizzazione di Psichiatria Democratica.
L’incontro è stato aperto dal Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Cavone, che nel suo intervento ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione comunale sui temi dei diritti a fianco di quanti si battono per l’attuazione piena della riforma sanitaria e ricordato come lo stesso Sindaco, Antonio Decaro, ha sottolineato – all’interno del suo contributo presente nel volume di Psichiatria Democratica – la necessità del contributo degli Enti locali per la realizzazione di una buona salute mentale di comunità. Nicola Schingaro, Presidente del Municipio 3 S.Paolo, nel suo intervento ha evidenziato di come la sua esperienza di sociologo lo abbia trovato pronto e attento alle esigenze delle periferie urbane e, inoltre, ha comunicato della decisione assunta di intitolare al Prof. Franco Basaglia una piazza del quartiere S. Paolo.
La relazione introduttiva è stata svolta da Emilio Lupo che ha curato il volume nel quale sono ospitati commenti e riflessioni di operatori della Salute Mentale italiani e stranieri e di esponenti di quella migliore Società civile, appartenenti al mondo della cultura e dello spettacolo, dell’informazione, della Magistratura e delle professioni e delle scienze, come dal mondo politico o di quello religioso, della cooperazione sociale e dell’associazionismo, di Servizi di confine così come di Amministratori di grandi città. Il libro è arricchito dalle straordinarie vignette di Sergio Staino e Guido silvestri (Silver) e dai disegni di Riccardo Dalisi e Luca Dalisi. Lupo prendendo la parola ha avuto modo di illustrare il lungo e faticoso percorso di Psichiatria Democratica in questi 50 anni, dalla lotta che portò alla chiusura dei manicomi fino alla gestione collettiva nella società del disagio mentale, sottolineando, altresì, come oggi siano sempre più scarse le risorse per la Salute mentale e che perciò va rilanciato un impegno collettivo perché tutto il Servizio sanitario Nazionale venga difeso e sviluppato. Mariella Genchi, psicologa del Direttivo Nazionale di Psichiatria Democratica, ha fatto riferimento anche al ruolo internazionale dell’Associazione fondata da Basaglia ed altri nel 1973, e ricordato delle sue esperienze internazionali di Salute Mentale di comunità in Brasile, in Francia e in Egitto dove è stato intitolato a Basaglia un centro di salute mentale territoriale. Gianfranco Carbone e Pino Palomba del gruppo pugliese di Psichiatria Democratica hanno sottolineato l’importanza del lavoro in equipe e della gestione delle crisi nei servizi territoriali. Luigi Verdoscia, vicepresidente dell’Associazione 180 Amici Puglia, ha parlato delle criticità di molti centri di salute mentale, poco accessibili perché attivi poche ore al giorno, chiusi il sabato e ridotti a semplici ambulatori dispensatori di farmaci senza spazi di ascolto e socializzazione. È seguito un vivace dibattito, moderato da Filippo Cantalice di Psichiatria Democratica Pugliese, con vari interventi, tra cui quelli di una terapista della riabilitazione psichiatrica e di un operatore sociale, che hanno posto al centro l’importanza del privato sociale integrato al Servizio pubblico. Di stimolo le parole della psichiatra Alessandra De Flaviis, che ha tenuto a sottolineare nel suo intervento, come sia importante- anche impegnandosi in prima persona – trasmettere oggi alle giovani generazioni che lavorano nei Servizi tutti gli aspetti innovativi della ricca esperienza basagliana. Nelle conclusioni Rocco Canosa, già Presidente Nazionale di Psichiatria Democratica, ha sottolineato l’importanza del lavoro di rete tra le varie associazioni di utenti, operatori e familiari per rinforzare i legami sociali nello spirito basagliano della Legge180/78 , che ha comportato la chiusura dei manicomi con spostamento dell’asse assistenziale dall’ospedale al territorio. Alla fine del dibattito la madre di un utente ha recitato in maniera appassionata una poesia di Alda Merini in ricordo di Franco Basaglia.
La sala consiliare del Comune di Bari ieri, 8 aprile 2024, era gremita di operatori, utenti e familiari di diverse Associazioni impegnate per la tutela della Salute mentale di Bari e dell’intera regione, in occasione della presentazione del volume ” Psichiatria Democratica 50 anni straordinari. Cento voci a narrare di salute mentale, libertà ed eguaglianza ” M & M editori, a cura di Emilio Lupo, Responsabile Nazionale dell’Organizzazione di Psichiatria Democratica.
L’incontro è stato aperto dal Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Cavone, che nel suo intervento ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione comunale sui temi dei diritti a fianco di quanti si battono per l’attuazione piena della riforma sanitaria e ricordato come lo stesso Sindaco, Antonio Decaro, ha sottolineato – all’interno del suo contributo presente nel volume di Psichiatria Democratica – la necessità del contributo degli Enti locali per la realizzazione di una buona salute mentale di comunità. Nicola Schingaro, Presidente del Municipio 3 S.Paolo, nel suo intervento ha evidenziato di come la sua esperienza di sociologo lo abbia trovato pronto e attento alle esigenze delle periferie urbane e, inoltre, ha comunicato della decisione assunta di intitolare al Prof. Franco Basaglia una piazza del quartiere S. Paolo.
La relazione introduttiva è stata svolta da Emilio Lupo che ha curato il volume nel quale sono ospitati commenti e riflessioni di operatori della Salute Mentale italiani e stranieri e di esponenti di quella migliore Società civile, appartenenti al mondo della cultura e dello spettacolo, dell’informazione, della Magistratura e delle professioni e delle scienze, come dal mondo politico o di quello religioso, della cooperazione sociale e dell’associazionismo, di Servizi di confine così come di Amministratori di grandi città. Il libro è arricchito dalle straordinarie vignette di Sergio Staino e Guido silvestri (Silver) e dai disegni di Riccardo Dalisi e Luca Dalisi. Lupo prendendo la parola ha avuto modo di illustrare il lungo e faticoso percorso di Psichiatria Democratica in questi 50 anni, dalla lotta che portò alla chiusura dei manicomi fino alla gestione collettiva nella società del disagio mentale, sottolineando, altresì, come oggi siano sempre più scarse le risorse per la Salute mentale e che perciò va rilanciato un impegno collettivo perché tutto il Servizio sanitario Nazionale venga difeso e sviluppato. Mariella Genchi, psicologa del Direttivo Nazionale di Psichiatria Democratica, ha fatto riferimento anche al ruolo internazionale dell’Associazione fondata da Basaglia ed altri nel 1973, e ricordato delle sue esperienze internazionali di Salute Mentale di comunità in Brasile, in Francia e in Egitto dove è stato intitolato a Basaglia un centro di salute mentale territoriale. Gianfranco Carbone e Pino Palomba del gruppo pugliese di Psichiatria Democratica hanno sottolineato l’importanza del lavoro in equipe e della gestione delle crisi nei servizi territoriali. Luigi Verdoscia, vicepresidente dell’Associazione 180 Amici Puglia, ha parlato delle criticità di molti centri di salute mentale, poco accessibili perché attivi poche ore al giorno, chiusi il sabato e ridotti a semplici ambulatori dispensatori di farmaci senza spazi di ascolto e socializzazione. È seguito un vivace dibattito, moderato da Filippo Cantalice di Psichiatria Democratica Pugliese, con vari interventi, tra cui quelli di una terapista della riabilitazione psichiatrica e di un operatore sociale, che hanno posto al centro l’importanza del privato sociale integrato al Servizio pubblico. Di stimolo le parole della psichiatra Alessandra De Flaviis, che ha tenuto a sottolineare nel suo intervento, come sia importante- anche impegnandosi in prima persona – trasmettere oggi alle giovani generazioni che lavorano nei Servizi tutti gli aspetti innovativi della ricca esperienza basagliana. Nelle conclusioni Rocco Canosa, già Presidente Nazionale di Psichiatria Democratica, ha sottolineato l’importanza del lavoro di rete tra le varie associazioni di utenti, operatori e familiari per rinforzare i legami sociali nello spirito basagliano della Legge180/78 , che ha comportato la chiusura dei manicomi con spostamento dell’asse assistenziale dall’ospedale al territorio. Alla fine del dibattito la madre di un utente ha recitato in maniera appassionata una poesia di Alda Merini in ricordo di Franco Basaglia.
Fonte: Psichiatria Democratica