“La Voce di Elisa ODV” traccia il bilancio di due anni di attività

L’associazione ha lo scopo di dare voce e sostegno a chi soffre di un disagio psichico, con l’obiettivo di abbattere lo stigma che avvolge la malattia mentale

L’associazione “La Voce di Elisa ODV” (www.lavocedielisa.org) è nata esattamente due anni fa, a giugno 2022, dall’esigenza di dare voce e sostegno a chi soffre di un disagio psichico, con l’obiettivo di abbattere lo stigma che avvolge la malattia mentale, a cui troppo spesso non viene data la medesima “dignità” delle altre malattie.

L’intento dell’ODV è dunque affrontare i problemi e le dinamiche insite del periodo adolescenziale e della prima età adulta, creando spazi di ascolto, intervento, condivisione, immaginazione, costruzione. Nata dalla storia di Elisa, che ha dato voce al suo malessere psichico nel suo libro “Noi, voci invisibili”(Le Château Edizioni), l’associazione si è intrecciata con gli obiettivi del “Progetto Giovani”, programma di intervento precoce in età adolescenziale e giovane adulta del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL CN1, che da anni lavora sul territorio di Savigliano, Fossano, Saluzzo. Da questo incontro è nata una collaborazione, un reale sostegno tradotto in “ore psicologo”, che vuole radicare sul territorio la cultura del benessere psichico affrontando i problemi e le dinamiche insite nel periodo adolescenziale e prima età adulta. 

La maggior parte dei disturbi psicologici e psichiatrici esordisce tra i 12 e i 22 anni, e le ricerche scientifiche hanno ormai dimostrato da anni come la presa in carico precoce sia una risorsa verso un processo di cura più rapido ed efficace. Per questo l’equipe multidisciplinare del Progetto Giovani lavora per fare prevenzione del disagio psicologico e delle patologie psichiatriche nei giovani. “La nostra associazione vuole favorire questo progetto affiancandosi al servizio pubblico ma soprattutto garantendo visibilità, ascolto, sostegno e coraggio a quei giovani che loro malgrado sperimentano la fragilità che è alla base del loro disagio psichico”, afferma Carlo Milordini, medico psichiatra e presidente della ODV.

Il Progetto Giovani – spiega Mara Barcella, medico psichiatra referente dell’area giovani della ASL CN1 e Vice Presidente dell’associazione – è un’iniziativa dei Centri di Salute Mentale di Savigliano, Fossano e Saluzzo – è rivolto a giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni che presentano problemi legati a sofferenza psichica (difficoltà relazionali, sintomatologia legata all’affettività, ritiro sociale, comportamenti autolesivi…). L’obiettivo del progetto è quello di intervenire precocemente, attraverso percorsi individualizzati, ai primi segnali di disagio perché uno dei più importanti fattori di prevenzione e permette la prosecuzione di un normale percorso di sviluppo giovanile e offre alla persona ulteriori fattori protettivi. Nel 2023 ci sono stati più di 100 i nuovi inserimenti nel percorso del Progetto Giovani .

Informazioni: il gruppo di lavoro dedicato è composto da Medico psichiatra, Psicologa/Psicologo, Educatori professionali, Infermieri, Assistente Sociale. I ragazzi possono contattare gli operatori del Progetto Giovani con un messaggio whatsapp al numero +39 338 9395108 per i territori di Savigliano, Fossano e limitrofi o al numero +39 346 7805781 per Saluzzo e limitrofi.

Per l’attività svolta dall’associazione nel il Progetto Giovani e nel territorio – commenta Antonia Bassignana Schininà, mamma di Elisa e socio fondatore della ODV – dobbiamo ringraziare tutte le persone che credono in questo progetto e lo supportano attraverso donazioni e 5×1000. Lo scorso anno l’associazione ha potuto

mettere a disposizione più di 400 ore psicologo grazie al contributo degli enti che ci hanno accordato la loro fiducia come Regione Piemonte, Fondazione CRS, Fondazione CRC, Fondazione CRF e Fondazione Compagnia di San Paolo“.

La cura è fondamentale, ma altrettanto importante è la promozione culturale. Per questo motivo, l’associazione organizza eventi e incontri mirati a promuovere la consapevolezza e la lotta contro lo stigma sociale legato alla salute mentale. Tra gli eventi, uno degli appuntamenti più significativi è il “Festival del Rumore”, una rassegna che si tiene a ottobre in occasione della Giornata Mondiale Della Salute Mentale. L’obiettivo del Festival è coinvolgere la comunità e fare realmente rumore sul tema della salute mentale. Le prime due edizioni del Festival hanno presentato a Savigliano e nei comuni di Saluzzo, Fossano, Genola, Racconigi, un palinsesto di 25 eventi con dibattiti, incontri, convegni, sport, teatro, ed è già pronto il programma dell’edizione di ottobre 2024.

L’associazione con il libro “Noi, voci invisibili” scritto da Elisa Schininà (Le Château Edizioni) in questi due anni ha girato tutta l’Italia, con 24 incontri dalla Sicilia al Veneto, dal Piemonte alla Calabria, includendo anche l’edizione 2023 del Salone del libro di Torino. Il libro, che ha ispirato la creazione stessa dell’associazione, a cui devolve il ricavato delle vendite, è il punto di partenza per aprire il dibattito con genitori e con adulti della comunità educante sulle crescenti criticità che coinvolgono i giovani. Il prossimo incontro è previsto a Cuneo, presso l’Open Baladin, sabato 14 ottobre alle ore 18, ospiti nell’ambito della manifestazione “Connessioni Festival”.

Con “Connessioni Festival”, sempre sabato 14 settembre, “La Voce di Elisa” sarà coinvolta altri due importanti momenti: al mattino sarà presente al Cinema Monviso nell’incontro dedicato ai giovani insieme al Professor A. Tamburello, il pomeriggio alle ore 15.30 all’Open Baladin organizzerà un laboratorio rivolto ai genitori per approfondire la tematica dell’ansia negli adolescenti e per sperimentare alcune strategie di gestione da utilizzare con i propri figli.

L’’associazione ha anche organizzato e partecipato a convegni e collaborato in diversi bandi con focus sulla salute mentale. Tra le altre iniziative, gli psicologi della ODV hanno creato percorsi specifici per la gestione dell’ansia, rivolti sia ad adolescenti e giovani che ad adulti. L’ultimo di questi percorsi si è svolto a Cavallermaggiore, e dato lo stress e l’ansia cui tutti siamo sottoposti, questa attività avrà certamente un seguito.

“L’associazione continuerà il suo impegno, come in questi due anni, per dare voce, parlare, raccontare, fare rumore sulle tematiche della prevenzione e della salute mentale”, continua Antonia Bassignana.

Le motivazioni di progetti e programmi della nostra ODV sono racchiuse nelle parole che Elisa scrive nel suo libro: “E cosa più importante di tutte: questo progetto, lo scrivere, il tirare fuori le cose, mi ha ridato vita dopo mesi che vivevo nel sonno e nell’apatia. Ha risvegliato in me la voglia di fare, di prendermi cura di qualcosa, di dedicarmi a un progetto e portarlo avanti, fino alla fine. Dedizione e volontà, queste erano le cose che più mi erano mancate nell’ultimo periodo. E uno scopo. Ormai c’ero dentro, e allora diamo il tutto per tutto. Facciamoci conoscere dalla gente, usciamo dal coro, noi con disturbi dell’umore esistiamo, non siamo solo Voci Invisibili.”

Fonte: targato ocn

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