Gruppo Polis unisce 5 cooperative che si occupano di disagio psichiatrico, emarginazione sociale e disabilità mentale.
Anna Trento è una giovane fotografa padovana.
Tra il 2012 e il 2013 Anna conosce a Voghera un operatore di un centro diurno che gestisce un laboratorio di fotografia per persone disabili rivolto ad alcuni utenti del centro dove lavora. Partecipa ad alcune ore del loro laboratorio: gli utenti dialogano con la realtà, costruiscono racconti, si divertono. Quelle ore danno loro un senso, nella quotidianità. Proprio da quelle ore nasce la stesura di un progetto fotografico strutturato e una voglia matta di diffondere il mezzo fotografico come strumento di ricerca di senso e aggregazione.
Quando Anna e Gruppo Polis si incontrano non può che nascere Immaginiamoci.
Immaginiamoci è un laboratorio di fotografia rivolto a persone con disabilità intellettiva che frequentano il centro diurno “Il Mosaico” e la comunità alloggio “Il Biancospino” di Gruppo Polis. Attraverso l’apprendimento delle tecniche fotografiche di base i partecipanti al corso raccontano il mondo in cui vivono e lavorano, raccontano sé stessi, imparando a conoscersi e a rappresentarsi attraverso le immagini.
Realtà, paure, bisogni e inconsapevoli suggerimenti di sviluppo e miglioramento per l’ambiente che li circonda, emergono dagli scatti realizzati durante il laboratorio: un viaggio nel mondo delle cooperative e nella quotidianità degli utenti, attraverso gli occhi di una persona disabile, che li vive in prima persona.
Il laboratorio prevede tre differenti fasi:
• un primo avvicinamento alla fotografia, attraverso un lavoro sull’inquadratura: gli utenti simulano l’inquadratura fotografica applicando il concetto di “scelta” ad immagini cartacee, selezionando paesaggi e oggetti di varia natura e appartenenti a diverse sfere della vita di ogni giorno da un poster realizzato appositamente per l’attività.
• l’attività fotografica vera e propria in cui i ragazzi saranno invitati a raccontare attraverso le immagini il mondo in cui vivono, la loro quotidianità, le persone che li circondano, e a loro volta verranno fotografati da Anna per aiutarli a prendere confidenza con la loro immagine;
• infine una terza fase in cui verrà realizzato un calendario con le foto scattate da loro e quelle scattate da Anna.
Per ora il laboratorio coinvolge solo quattro persone disabili, ma il nostro obiettivo è dare la possibilità a tutti gli ospiti della comunità di partecipare a questa esperienza. Questa possibilità dipende dal vostro contributo!
Per la realizzazione delle attività sono necessari diversi materiali e attrezzature: dalla carta per stampare le foto alle macchine fotografiche digitali compatte, oltre che le spese per la stampa dei calendari e per la promozione del laboratorio.
Grazie alle vostre donazioni potremo tutti guardare il mondo da un altro punto di vista.
Riuscireste a immaginarlo? Rendiamolo realtà.
Fonte: eppella