Si è tenuta a Roma, presso la sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, la conferenza stampa “Salute mentale. Scenari, azioni e attori” su iniziativa della Sen. Beatrice Lorenzin.
Le diagnosi di disturbi mentali sono in continua crescita, con aumenti del 30% soprattutto nelle categorie più fragili e nei più giovani: i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità contano un 10-20% di bambini e adolescenti colpiti, con il 75% delle malattie psichiatriche che insorge prima dei 25 anni e la metà che dà sintomi entro i 14. È indispensabile monitorare lo stato della salute mentale in Italia e promuovere interventi legislativi, sanitari e sociali per promuoverla e tutelarla. Questo l’obiettivo che si sono prefissati i relatori presenti alla conferenza stampa “Salute mentale. Scenari, azioni e attori”, che si è tenuta al Senato, su iniziativa della Sen. Beatrice Lorenzin, 5ª Commissione permanente (Bilancio), Senato della Repubblica e Presidente Osservatorio per la Salute Mentale.
“Sono anni che stiamo combattendo per cercare di realizzare il nuovo piano della salute mentale e di potenziare le strutture sul territorio”, dichiara a margine dell’evento a Sanità33 la senatrice Lorenzin.
“I dati dell’Osservatorio per la Salute Mentale mostrano una situazione in Italia molto complicata, tutti lamentano la carenza di centri e una scarsità delle reti con grande deformità regione per regione. Alla fine, iI paziente e la famiglia che si trovano in determinati territori hanno difficoltà ad avere accesso ad una presa in carico del paziente. Abbiamo un aumento del fenomeno suicidario, tra i giovani c’è un incremento di patologie molto gravi e abbiamo una diffusione di tema di ansia, rabbia e aggressività nella popolazione che tutti possono vedere dopo il covid.
“È ora di dare risposte strutturali”, afferma Sandra Zampa, 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale). “La politica deve dare delle certezze al servizio sanitario e queste certezze sono prima di tutto risorse, il 5% del fondo sanitario nazionale deve essere riservato e dedicato alla salute mentale. È una decisione che le regioni italiane avevano condiviso e approvato già nel 2001 ed è rimasta soltanto sulla carta. Oggi abbiamo però anche un problema molto serio e grave di personale, ecco perché servono risorse per rafforzare e colmare eventuali problemi di formazione del personale”.
“Per cambiare alcuni modi di lavorare e valorizzare migliori pratiche – afferma Lorenzin – abbiamo presentato un progetto molto interessante del Comune di Milano, il Manifesto “Salute mentale bene in Comune”. Un progetto presentato nel corso della conferenza dall’assessore Welfare e Salute del Comune di Milano e Presidente Rete Città Sane OMS, Lamberto Bertolé, ideato dal Comune di Milano in collaborazione con Edra e numerose altre realtà, che nasce per accendere i riflettori sulla salute mentale. “Un progetto nato per rafforzare l’alleanza tra tutti gli attori, lavorare sull’integrazione sociosanitaria e dare risposte tempestive e appropriate a tutti e tutte. ‘Non c’è salute senza salute mentale’ in famiglia, nei luoghi di lavoro e in tutti i contesti di relazione”, dichiara.
Fonte: Farmacista 33