Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia a Trieste, dal 5 al 10 marzo 2024, Sala Bartoli, celebra il centenario della nascita di Franco Basaglia riproponendo la produzione “(Tra Parentesi) La vera storia di un’impensabile liberazione”.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2018 ed ha saputo coinvolgere, commuovere, insegnare molto.
Gorizia, il 16 novembre 1961. Un medico di 37 anni entra nel manicomio fra viali alberati, muri, reparti, e porte chiuse. È Franco Basaglia, il nuovo Direttore. Quello che vede lo sconcerta. Di fronte a tanta violenza vorrebbe scappare. Per restare, non può che scommettere il suo potere di direttore per cambiare ogni cosa.
Roma, maggio 1978. Il Parlamento approva la legge 180. Si tratta dell’atto di nascita della riforma psichiatrica, che ridisegna lo statuto giuridico dei malati di mente e stabilisce la chiusura degli ospedali psichiatrici. La riforma rappresenta un punto di arrivo di un ampio movimento sociale e Franco Basaglia ne è leader.
Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua raccontano un po’ di questa Storia e dei suoi mille intrecci e delle tante storie minime di uomini e di donne che hanno vissuto l’internamento. Una storia che non è finita, che non potrà mai finire.
Lo fanno dialogando, per l’idea (basagliana?) che si riesca a dire qualcosa di più quando c’è un’incontro, uno scambio, una narrazione.
Questi due ‘matti’ decidono di esporsi e mettere in campo la loro storia, la loro esperienza, tentando di colmare il vuoto di memoria che nel corso degli ultimi decenni si è creato attorno a questa rivoluzione e per proseguire nello sforzo di realizzare una società che contenga sia la normalità che la follia.
Fonte: Il Rossetti