di Francesco Palma
L’ultima ricerca del professor Jonathan Glazzard, seguito da altri importanti studiosi, ha ribadito l’importanza dell’attività fisica nel percorso formativo
Lo sport nelle scuole svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo della salute mentale dei bambini e dei ragazzi: lo spiega uno studio pubblicato su The Conversation e guidato dal professor Jonathan Glazzard, docente di Educazione alla giustizia sociale dell’Università di Hull. Lo studio parte dagli ultimi dati del servizio sanitario del Regno Unito: negli ultimi 7 anni, i giovani tra gli 8 e i 25 anni che soffrono di disturbi mentali sono aumentati del 10%. Ed è da qui che nasce l’esigenza di capire come muoversi in un contesto così delicato: secondo il professor Glazzard, lo sport in tutto questo può svolgere un ruolo importante.
L’IMPORTANZA DELLO SPORT NELLE SCUOLE —
I ricercatori hanno provato a introdurre approcci educativi diversi all’interno delle scuole. Per esempio, rendendo gli studenti più grandi dei “mentori” dei più piccoli, facendoli lavorare insieme in diverse attività, tra cui lo sport. Proprio in questo ambito si sono visti dei miglioramenti non solo a livello sociale, ma anche prettamente sportivo: infatti, anche le prestazioni dei ragazzi sono migliorate. Proprio alla fine del 2023 un altro esperto, il professor James Hudziak – docente dell’Università del Vermont (USA) e un’autorità nel campo dello sviluppo del comportamento di bambini e adolescente, con oltre 240 pubblicazioni – aveva spiegato come i bambini che praticavano sport avessero un rischio minore di sviluppare problematiche emotive e comportamentali.
GLI ALTRI FATTORI —
Oltre allo sport, lo studio del professor Glazzard ha introdotto un programma per i ragazzi sulla salute mentale, in collaborazione con delle comunità sportive, da fornire ai ragazzi per renderli più consapevoli di ciò che avrebbero potuto affrontare. Il programma prevede delle lezioni in cui i ragazzi possono diventare più consapevoli su argomenti come la gestione dello stress, le strategie di autogestione e l’uso dei social media. Sono intervenuti in questo programma anche dei calciatori delle squadre locali per condividere le proprie esperienze in merito alla salute mentale. Tutto questo, si legge nello studio, ha migliorato la conoscenza dei ragazzi su questi temi, fornendo loro anche ulteriori strategie per aiutare se stessi e, agli altri a dare strumenti utili per affrontare i problemi che riguardano la salute mentale.
Fonte: GAZZETTA ACTIVE