Il progetto prevede la convivenza di sei adulti, quattro dei quali già inseriti nella struttura, autosufficienti, impegnati in percorsi di autonomia, autodeterminazione e inclusione socio-lavorativa.
E’ stata inaugurata questa mattina nel quartiere San Pasquale di Bari ‘Casa Alhena’, progetto che promuove la prima esperienza di convivenza tra persone con disabilità finanziato nell’ambito del Pnrr. L’iniziativa è a cura della cooperativa sociale Occupazione e Solidarietà, in stretta collaborazione con la ripartizione Servizi alla Persona in attuazione del PON Metro Servizi a bassa soglia domiciliari, a ciclo diurno e di prima accoglienza del Comune di Bari.
Il progetto prevede la convivenza di sei adulti con disabilità, quattro dei quali già inseriti nella struttura, autosufficienti, impegnati in percorsi di autonomia, autodeterminazione e inclusione socio-lavorativa e individuati dai Servizi sociali del Comune di Bari e dal Csm – Centro di Salute Mentale.
‘Casa Alhena’ nasce in un appartamento di 130 metri quadrati con tre camere da letto, cucina, soggiorno, uno spazio comune dedicato al tempo libero e al relax e due grandi balconi. Gli ospiti di Casa Alhena saranno seguiti quotidianamente nella gestione delle loro attività e della convivenza e nei percorsi di autonomia lavorativa e sociale da un’equipe di operatori sociali composta da un coordinatore/psicologo, un educatore e un assistente sociale, con la supervisione dei Servizi sociali dell’assessorato al Welfare e del CSM.
Il progetto, che prende il nome dalla terza stella più luminosa della costellazione dei Gemelli, persegue due obiettivi complementari: il primo rivolto ai destinatari nell’espressione di autonomia e inclusione, nella speranza che l’esperienza di coabitazione possa dare nuova energia alla vita degli ospiti della casa, il secondo, invece, rivolto in maniera più generica al contesto locale, che è chiamato alla realizzazione di un modello di welfare “comunitario” innovativo.
“Promuovere politiche sociali rivolte all’autonomia abitativa e lavorativa e all’autodeterminazione delle persone più vulnerabili rappresenta una delle sfide più grandi che abbiamo raccolto e costruito in questi dieci anni – ha dichiarato l’assessora cittadina al Welfare Francesca Bottalico -. Le esperienze di co-housing e dei gruppi appartamento, come quello inaugurato oggi, vanno in questa direzione, offrendo occasioni per la costruzione di comunità e la condivisione di legami significativi in grado di incidere contro le solitudini individuali che spesso possono portare al sorgere di una patologia. Quella odierna è una delle prime esperienze avviate nel Mezzogiorno e offre concretamente l’opportunità di cambiare in meglio la vita delle persone grazie all’utilizzo dei fondi Pnrr, che il Welfare ha già interamente investito e reso operativi”.
“Siamo molto soddisfatti di aver avviato questa nuova esperienza di co-housing, questa volta destinata alle persone con disabilità – ha evidenziato Giuseppe Morett, presidente di Occupazione e Solidarietà -. Si tratta di un’azione pilota, assolutamente sperimentale, che vede già protagonisti quattro adulti, tre dei quali già occupati. Casa Alhena è un appartamento a tutti gli effetti, dove i conviventi potranno sentirsi pienamente a casa e ricreare un loro ambiente familiare”.
Fonte: Bari Today