a cura di Gigi Bettoli
È da sottolineare che la proposta di costituzione della cooperativa nasceva come una iniziativa dell’equipe curante, coinvolgente all’inizio soltanto alcuni leader dei ricoverati. Tale iniziativa voleva sperimentare praticamente e in modo nuovo la possibilità di affrontare il problema del lavoro coatto senza cadere – almeno a livello di ipotesi – nella ripetizione di modelli di lavoro protetto che
rischiavano di lasciare immutati, forse sotto altre etichette, l’esclusione e il controllo dei ricoverati. (…)
(da: Maria Urpino Badell – Luciano Damiani – Alfonso Gaglio – Giancarlo Postiglione – Enzo Sarli – Gianfranco Virgilio, Contraddizioni e prospettive di uno strumento di emancipazione, in: IMPRESE PUBBLICHE & AUTOGESTITE. La Cooperazione Sociale nel Friuli Venezia Giulia. Riflessioni. Testimonianze. Normativa. Esempi di buone pratiche negli affidamenti di servizi. Relazioni industriali, a cura di Gian Luigi Bettoli, p. 105 e seguenti)
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Fonte: Storiastoriepn