La testata è nata dalla collaborazione tra Arte e Salute APS e il dipartimento di Salute mentale di Bologna ed è formata da malati psichiatrici. La sede si trova nelle stanze dell’ex manicomio Roncati in via Sant’Isaia 90, dove Basaglia stesso fece domanda nel 1967 per diventare direttore e fu bocciato. In 15 anni più di 750 le puntate trasmesse.
di Sarah Buono
Il 13 maggio 1978 entrò in vigore la legge 180 che ha abolito i manicomi in Italia, primo Paese al mondo. Il protagonista di questa rivoluzione fu lo psichiatra Franco Basaglia: “Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c’è un altro modo di affrontare la questione, anche senza la costrizione”. Un anniversario passato praticamente sotto silenzio in un momento in cui, ironia della sorte, il Covid ha dimostrato invece che le strutture residenziali per i malati psichiatrici sono inadeguate e va evitato l’isolamento.
Tra pochi giorni sarà disponibile il podcast “Diamo (un po’) i numeri” che affronta proprio i temi caldi del mondo psichiatrico: la prima puntata, dal titolo 180, racconta della legge Basaglia e di come la cultura manicomiale sia ancora molto diffusa in Italia. La serie è realizzata dal team di Psicoradio, una testata giornalistica nata dalla collaborazione tra Arte e Salute APS e il dipartimento di Salute mentale di Bologna. La sede si trova nelle stanze dell’ex manicomio Roncati in via Sant’Isaia 90. Qui negli anni Cinquanta e Sessanta si praticava la cosiddetta terapia combinata: prima ti mandavano in coma con l’insulina, poi facevano l’elettroshock. Basaglia nel 1967 fece domanda per diventare direttore del Roncati, ma fu bocciato.
La redazione di Psicoradio è formata da persone in cura al Dipartimento di Salute mentale di Bologna e da un gruppo di giornalisti e giornaliste. Questa settimana festeggiano quindici anni di vita, più di 750 puntate e 1000 messe in onda. La prima puntata, nel 2006, si aprì con una poesia di Alda Merini, che aveva provato sulla propria pelle l’internamento: “Io come voi sono stata sorpresa mentre rubavo la vita, buttata fuori dal mio desiderio d’amore. Io come voi non sono stata ascoltata e ho visto le sbarre del silenzio crescermi intorno e strapparmi i capelli”. La vita di redazione è un intreccio di formazione e produzione di trasmissioni. Le persone in cura imparano a realizzare un programma radiofonico in tutte le sue fasi: dall’ideazione e progettazione, passando per le interviste e la conduzione; ma anche ad intervenire nelle scuole e in altri eventi pubblici, oppure a scrivere le Psiconews, ovvero la newsletter con le novità della settimana.
Fonte: Ilfattoquotidiano