Cento anni fa nasceva Franco Basaglia, il primo a proporre un approccio più umano ed empatico alla cura delle persone con disagio mentale.
Franco Basaglia nacque a Venezia l’11 marzo del 1924, cento anni fa. Fu un innovatore nel campo della salute mentale, riformatore della disciplina psichiatrica in Italia, fondatore di Psichiatria Democratica e ispiratore della Legge 180 del 1978 che introdusse la revisione ordinamentale degli ospedali psichiatrici in Italia e ne prevedeva la chiusura. Ma solo nel 1999, molto dopo la sua morte sopraggiunta nel 1980, l’ultimo manicomio ha chiuso definitivamente le porte.
Uno degli elementi centrali del pensiero di Basaglia è la sua ferma opposizione al concetto di norma e di normalità, contrastando l’idea che esista un modello a cui l’umanità debba conformarsi. La sua drastica analisi dei manicomi era fortemente legata anche all’analisi di come la società, e quindi la sua cultura, rifiutava la malattia mentale e non riconosceva il nesso con la condizione sociale delle persone.
Proprio dal suo esempio l’Uisp ha trovato ispirazione per la creazione di diverse attività nazionali e sul territorio, tra cui Matti per il calcio, rassegna nazionale dei Centri di salute mentale di tutta Italia, che si tiene ogni anno a settembre.
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Basaglia fu uomo di scienza, che prima di tutti ha saputo adottare un approccio più umano ed empatico alla cura delle persone con disturbi mentali, fino a guidare il movimento per la chiusura degli ospedali psichiatrici a favore dell’istituzione di servizi psichiatrici territoriali e comunitari, con la Legge 180 del 13 maggio 1978, nota come “Legge Basaglia”.
Un’eredità culturale e umana, che l’Uisp ha cercato di raccogliere e portare avanti. Infatti, è proprio da questo sguardo dignitoso, che nasce l’iniziativa Uisp “Matti per il calcio”: un modo per accorciare le distanze, in un torneo di calcio a 7 in cui infermieri, psicologi e operatori Uisp scendono in campo con gli ospiti dei Centri di salute mentale delle Asl. L’idea di Matti per il calcio trae origine addirittura negli anni 1985-86, quando il professor Luigi Trecca arrivò al “manicomio”(si chiamava proprio così) di Santa Maria della Pietà, a Roma, nel suo ultimo anno di esistenza prima della chiusura, durata circa venti anni, per la legge Basaglia.
La nascita dell’idea di Matti per il calcio viene raccontata dal professor Giancarlo Vinci in questa intervista che abbamo realizzato nel dicembre 2022 in occasione di una iniziativa a Corviale dell’Uisp Roma nella quale parla anche del “metodo Uisp”, ovvero adottare un certo tipo di calcio come modalità di risocializzazione per le persone con disagio mentale.
Poi venne spostato all’Ospedale Sant’Eugenio e al Laurentino 38. Lì venne creato un piccolo gruppo di ragazzi che con la scusa di giocare al calcio, venivano spinti ad uscire fuori di casa. Da lì prese il via la Dinamo 38, una delle prime squadre. “Da questo gruppo è nato quello definitivo al Corviale, dove sperimentammo anche altri sport – ricorda Trecca – Visti i risultati del Centro Diurno Mazzacurati nel 2002 realizzammo e istituimmo proprio una unità operativa riabilitativa ad indirizzo sportivo”. Questa “intuizione” di Luigi Trecca viene raccontata nel libro “La riabilitazione del pallone” di Massimo Franchi e Andrea Sabbadini (Riccardo Viola Editore, 2012).
In occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, un podcast ne ripercorre la vicenda umana e fa il punto su ciò che resta della sua straordinaria rivoluzione. Firmato dalle giornaliste Ludovica Jona ed Elisa Storace e prodotto da Piano P “Tutta colpa di Basaglia” è un podcast in 7 puntate con pubblicazione settimanale sul sito del Corriere della sera, su Spotify e su Apple Podcast.
Fonte: UISP sport per tutti Roma